Aprile
Scogliera Turri - Torre Canai - Isola di Sant’Antioco (SU)
Una gabbia di ferro rinchiude tre vecchi tronchi, uno è uno spezzone di pino d'Aleppo, il secondo spezzone è di abete bianco mentre il terzo è di cedro del Libano, la gabbia li protegge.
Anticamente venivano considerati manifestazione della presenza divina, oggetti di venerazione, immagini di comunicazione tra mondo celeste, terreno e inferi ed il tronco ne è la parte più vicina all'uomo.
Tre tronchi di conifera che mi accompagnano da decenni raccontandomi le loro storie, l'ultimo viaggio lo abbiamo fatto sull'isola di Sant'Antioco, terra antica, vegliando una notte intera mentre loro dialogavano con gli scogli, il mare ed il vento.
Li ho sentiti discutere su come poter aiutare questo nostro pianeta, ipotizzavano una nuova ripartenza, una nuova Pangea.
Quella notte buia e senza luna con me vegliavano degli amici musicisti, Marzia Pina (fotografia), Ilaria Pinna (flauto traverso), Mario Frezzato (corno inglese) e Mattia Uccheddu (tuba), il vento portava il suono fra le onde.
Ottobre
Piana di Predarossa - Val Masino (SO)
In Val Masino a duemila metri di altitudine vi è Predarossa, luogo di silenzio e di armonia dove convivono il grigio granito ed il rosso serpentino, esempio di coesistenza naturale.
Nel mondo orizzontale e verdeggiante dell'ampia piana scorre un torrente, il Duino, con le sue anse ricordano un grande serpente, nelle sue acque trasparenti si specchiano le cime, il versante meridionale del monte Disgrazia ed i roccioni rosso cupo dei Corni Bruciati.
Questa sarà il secondo viaggio per questi miei compagni, anche qui ascolterò i loro dialoghi con gli elementi, quali vecchie storie narreranno i vecchi larici, quali saranno i segreti che l'acqua trasporterà dal ghiacciaio e cosa ci sussurrerà il vento che arriva veloce dalla frontiera del nord.
Anche questa volta non sarò solo, mi accompagnerà nella veglia l’amico Daniele Piccoli che oltre all'aiuto fisico il suo compito sarà di aiutarmi nell'ascolto.
Novembre
Dove il fiume Fella entra nel Tagliamento - Carnia - (UD)
Ora, la stessa gabbia e gli stessi tronchi sono in Carnia sulle rive del fiume Fella alla fine del suo percorso e prima che sfoci nel Tagliamento, ascolterò il dialogo che avverrà tra loro e gli elementi naturali.
Il fiume dalle acque azzurre racconterà loro ciò che ha sentito lungo il suo percorso così come il vento che arriva dall'est porterà le voci raccolte accarezzando le montagne mentre i sassi narreranno di storie antiche.
Questa volta oltre all'amico Daniele Piccoli come aiuto materiale e spirituale ci sarà anche l'artista Ernesto Paulin Paolini che porterà Irene, una grande scultura, un angelo dalle grandi ali, una corazza a proteggere il cuore e piedi ancorati ad una radice ad indicare la sua appartenenza alla terra.
"la Pace veglia su se stessa"
Novembre
Sagrato del Duomo di Venzone - (UD)
Cosa ne sarà di questa esperienza, dovrò ascoltarli, dialogare a lungo con loro, focalizzare i loro pensieri per trarne lezione, rielaborarli per poterli poi comunicare.
Forse Irene mi potrà ancora aiutare ora che ha trovato una giusta collocazione nel Duomo.
Qui su questo sagrato e all'ombra di questo luogo di quiete forse riuscirò in questo mio intento.
27 Gennaio giorno della memoria
Gennaio
Steccato di Cutro - Crotone (Calabria)
Il giorno della memoria è da me usato come pretesto per ricordare le altre memorie, quelle ingombranti e che magari sarebbe meglio scordare; all'alba ho reso omaggio alle vittime assassinate dall’inadempienza e dall’indifferenza delle
istituzioni che governano lo stato italiano.
Quella notte, tra il 25 e il 26 febbraio del 2023 il mare era a forza 5, il caicco partito dalla Turchia con circa 180 persone a bordo andò a infrangersi su una secca a poche decine di metri dalla spiaggia.
Guardia costiera e guardia di finanza ignorarono la segnalazione di un natante in difficoltà inviata da Frontex, non attivarono nessun soccorso, furono 94 le vittime recuperate.
Gennaio
Piazzetta del Villaggio Globale - Riace - Reggio Calabria
Dal 25 al 27 di Gennaio, ho collocato nella piazzetta del Villaggio Globale di Riace una gabbia di ferro con al centro una radice raffigurante una ballerina, vi è stata una grande festa e giochi.
La gabbia è un monito e sta ad indicare l’ingiustizia, la violazione dei diritti e delle aspirazioni di esseri umani praticate
da istituzioni che governano il nostro Paese, capaci di infangare chi, come loro, hanno saputo accogliere con un atto d’amore, dignità e umanità migliaia di persone.
La ballerina invece raffigura il sogno, un omaggio e un ricordo in memoria di Becky Moses e a tutti coloro che sognano la libertà.
Becky, originaria della Nigeria, arriva in Italia dopo aver subito umiliazioni e violenze; in qualche modo arriva a Riace dove ricomincia a pensare a un futuro diverso.
Purtroppo a seguito del diniego della richiesta d’asilo non può più restare a Riace e si rifugia a San Ferdinando di Puglia nel ghetto degli invisibili dove muore nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 2018 per colpa di un rogo scoppiato nella tendopoli.
Ora riposa nel cimitero di Riace.